Montecassino in età medievale

Montecassino in età medievale: cosa vedere in occasione del Grande Giubileo del 2025

Alla morte di San Benedetto, si susseguirono solo quattro abati e il Sacro Monte fu attaccato da un nuovo nemico sceso fin qui per attaccare il Monastero. Erano arrivati i Longobardi del duca beneventano Zotone. Questa disastrosa esperienza distrugge l’abbazia, ma soprattutto disperdere i monaci e gli insegnamenti del loro padre fondatore, E come San Benedetto aveva predetto qualche anno prima i Longobardi decisero di ritirarsi oltre il fiume Liri , e di sloggiare i monaci che vivevano sulla cima di Monte Cassino, per trasformarlo da monastero a Roccaforte contro il ducato Romano. Ci racconta Paolo Diacono che il Monastero viene distrutto e per dodici anni i monaci lasciano questo luogo.

Guida turistica dell’abbazia di Montecassino: la fuga e la prima ricostruzione

Attaccati durante la notte dai Longobardi, i monaci fuggirono tutti, esattamente come San Benedetto aveva chiesto al Signore, a Roma, in particolare al Laterano. Essi portarono con se in esilio le cose piú preziose: il codice della Regola vergata da San Benedetto stesso, e la misura del pane e del vino, concessi ad ogni monaco. La ormai flebile fiamma benedettina non solo non si spense, ma si ravvivo’ a Roma, tanto da arrivare alle orecchie del giovane Gregorio che nei Dialoghi, di li a poco avrebbe narrato la vita del Fondatore. Anche la Regola, conosciuta ed apprezzata a Roma, fu adottata dalla Sede Apostolica e divenne da questo punto in poi un tutt’uno con la Storia della Chiesa.

Visita guidata dell’Abbazia di Montecassino: cosa vediamo ancora oggi

Se siete interessati a questo periodo storico, la vostra guida turistica, dopo avervi accompagnato a visitare l’Abbazia di Montecassino, potrà proporvi la visita del museo dell”abbazia dove per esempio e’ ancora conservato il peso del pane. Dalle fonti del tempo scopriamo che in realtà l’area dell’Abbazia di Montecassino, non fu mai del tutto abbandonata. Doveva esistere una specie di custode e vi era un notevole passaggio di pellegrini che sulla strada per Gerusalemme si fermavano sulla vetta del monte, in quei luoghi devastati dove aveva vissuto san Benedetto. Tra di loro anche un gruppo di strani pellegrini provenienti da Fleury.

Guida turistica di Montecassino: le reliquie di San Benedetto

Dopotutto le reliquie del santo avevano gia da subito attirato l’attenzione se gia’ nel 759 su richiesta di Re Desiderio venivano mandata a Leno presso Brescia alcune reliquie ed un gruppo di monaci. Proprio dalla citta di Brescia, Petronace lungo il cammino per Gerusalemme viene spinto dal Papa Gregorio II a fermarsi a Montecassino, dove un gruppo di eremiti aveva stabilito la propria dimora. Petronace giunto sul posto diviene abate e comincia a restaurare gli edifici rimasti, anche con l’aiuto del nuovo monastero di San Vincenzo al Volturno.

Visita guidata di Montecassino: il monastero é già famoso nel Medioevo

Il numero dei monaci aumenta incredibilmente, tanto da attirare l’attenzione di Papa Zaccaria che invio’ grandi aiuti, ma soprattutto invió a Montecassino la regola autografa di San Benedetto che i monaci avevano salvato dalla distruzione operata dai Longobardi. In questo momento la fama di Montecassino e’ talmente grande da attirare grandi personalità da tutta l’Europa del tempo. Per esempio San Sturmio da Fulda, San Ludgero da Müster, Sant’Anselmo da Nonantola, lo zio di Carlo Magno, e due re, Carlomanno e Ratchis.

Guida turistica dell’Abbazia di Montecassino: la distruzione dei Saraceni

La visita di Montecassino non può non ripercorrere la storia medievale del monastero con le prime distruzioni. Il 4 Settembre 883 i Saraceni accampati sul Garigliano decisero di attaccare l’Abbazia di Montecassino, che per decenni si era fatta promotrice di iniziative anti-saracene. L’Abate Bertario aveva pero’ stretto una grande amicizia con i Conti di Capua ed i monaci, davanti all’attacco saraceno, decisero di fuggire presso di loro. Bertario che era rimasto indietro presso il monastero del Salvatore, fu barbaramente ucciso davanti all’altare. Il corpo di Bertario fu salvato e fu poi seppellito definitivamente nel 1486 nella cappella a lui dedicata.

Visita di Montecassino: la fuga a Teano

I monaci in fuga raggiunsero il Monastero di San Benedetto a Teano, ma nel 896 questo monastero fu al centro di un grave incendio, nel quale andarono distrutti molti documenti, tra cui purtroppo la preziosissima Regola. Secondo la tradizione sarebbe rimasto solo l’ultimo capitolo della Regola di San Benedetto, conservato gelosamente fino all’epoca napoleonica, quando ando’ definitivamente perduto.

Visita di Montecassino: I monaci tornano

A distanza di vari anni finalmente i Monaci erano di nuovo pronti ad abbandonare l’esilio e tornare a ricostruire il Monastero di Montecassino. Si apre cosi un periodo in cui Montecassino si e’ trovato in mezzo alle lotte di potere a cui ha tentato di porre dei limiti a suo favore, cercando di ottenere sempre il favore dell’Imperatore Enrico II. Ma allo scemare della forza imperiale, gli Abati di Montecassino decisero di cercare la protezioni dei Normanni, ed in particolare l’amicizia di Roberto il Guiscardo.

Montecassino in età medievale: la visita guidata in occasione del Grande Giubileo del 2025

Se siete interessati a questo periodo storico, la vostra guida turistica, dopo avervi accompagnato a visitare l’Abbazia di Montecassino, potrà soffermarsi nella cappella di San Bertario e raccontarvi la storia di questo abate coraggioso

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Visita guidata dell’abbazia di Montecassino con una guida turistica

QUANDO: ogni giorno alle 10 ed alle 15

DOVE: incontro nel parcheggio di Montecassino o previo accordo a Cassino

PROGRAMMA: visita dei tre chiostri di Montecassino. della basilica e della cripta (salvo eventuali messe e momentanei divieti)

PREZZO DELLE VISITA GUIDATA: 140 euro lordi per un gruppo fino a 50 persone

PAGAMENTO: anticipato via conto corrente bancario o sul posto brevi manu

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